Se cercate un’oasi di tranquillità a poca distanza da Palermo visitate l’Isola delle Femmine, un piccolo comune stretto tra due riserve naturali e lambito da un mare cristallino. Seppur meno caotica della vicina Mondello, famosa per la sua vita notturna, l’Isola delle Femmine si è trasformata da tranquillo borgo marinaro a meta turistica prediletta da chi cerca bel mare e spiagge pulite ma non vuole una località del tutto isolata. Si tratta di una meta ancora non presa d’assalto dal turismo di massa, dove si può quindi godere in pace delle bellezze della natura, che però offre anche numerose occasioni di divertimento e un’animata vita notturna. Che aspettate a partire?
Cosa vedere nei dintorni di Palermo
Monreale
Un viaggio a Palermo non può prescindere dalla visita del Duomo e del Chiostro di Monreale! Questa cittadina che si trova pochi km fuori Palermo si è sviluppata nel XII secolo intorno all’abbazia benedettina, al palazzo reale e alla Cattedrale. Del palazzo e dell’abbazia non è rimasto nulla, mentre la Cattedrale e il suo chiostro si sono perfettamente conservati. Il complesso di Monreale rappresenta la quintessenza dell’arte arabo-normanna e bizantina. I mosaici del duomo sono qualcosa di semplicemente unico e perfetto. Bellissima anche la vista dalle terrazze del Duomo, così come il Chiostro, con più di 90 colonne decorate da mosaici e da capitelli romanici (ingresso Duomo gratuito- ingresso terrazze+museo diocesano+tesoro+chiostro 12€). Per raggiungere Monreale dal centro di Palermo c’è l’autobus AST dalla Stazione Centrale (consigliato! ha più orari- 3€) o il N.389 da Piazza Indipendenza (chiedete tutti gli orari negli uffici Informazioni che trovate in giro per la città). Per visitare tutto calcolate circa 2h-2h30.
Mondello e Sferracavallo
Mondello si trova 10 km a nord di Palermo ed è la più nota località di villeggiatura della zona: in estate tutta Palermo si riversa qui! La zona fu scoperta dalla upper class palermitana nei primi anni del 1900 e vi ha iniziato a costruire magnifiche ville in stile Art nouveau, non chè il grande stabilimento liberty che si trova al centro della spiaggia. Alla fine della spiaggia, passando dietro l’hotel La Torre si può fare una passeggiata per raggiungere il faro abbandonato Capo Gallo (è una riserva naturale, molto suggestiva). Proseguendo oltre si riesce ad arrivare anche al piccolo borgo di pescatori di Sferracavallo. Per raggiungere Modello dal centro di Palermo c’è l’autobus N.806 da Piazza Sturzo. Se invece volete raggiungere direttamente Sferracavallo potete prendere il treno (è lo stesso che collega il centro di Palermo all’Aeroporto Falcone-Borsellino).
Cefalù
L’antico borgo di pescatori di Cefalù è un must di ogni viaggio in Sicilia che si rispetti, soprattutto se vi trovate nella zona di Palermo. Non si può dire che sia rimasto autentico (i turisti che arrivano qui sono tantissimi e il paese si è riempito di negozi di souvenirs e ristoranti), ma merita comunque una visita soprattutto per il suo Duomo e per il lungomare da cartolina. Il Duomo in stile romanico-normanno decorato con pietre dorate è una delle cattedrali più belle della Sicilia e fu fatto costruire sempre da Ruggero II (lo stesso regnante della Cappella Palatina, ecc). Percorrete Corso Ruggero (la via principale del borgo) e salite sugli antichi bastioni per avere una bella vista sul mare (magari al tramonto con un bell’aperitivo dalla terrazza di Bastioni e Costanza o di quella de Le Petit Tonneau). I più sportivi potranno poi salire sulla Rocca (circa 1h) per avere una vista superba che spazia da Capo d’Orlando a Palermo. Per raggiungere Cefalù dal centro di Palermo c’è il treno dalla Stazione Centrale. Ne partono diversi durante la giornata e impiegano 1h circa (6,2€ solo andata). Se ci arrivate in macchina fermatevi a mangiare un’arancina alla rosticceria Gallizza prima di entrare in città: sono considerate tra le più buone di tutta la Sicilia!
Segesta
Il sito archeologico di Segesta si trova a circa 90 km da Palermo ed è un sito archeologico greco di inestimabile valore, oltre che di grande bellezza. Il sito si trova accanto ad una profonda gola naturale in mezzo a montagne selvagge e isolate da cui si vede il mare in lontananza. Quello che resta oggi dell’antica Segesta sono un tempio dorico incompiuto molto ben conservato, ma soprattutto un teatro in cima ad un’altura che gode di una scenografia naturale spettacolare, anch’esso praticamente intatto. Per raggiungere Segesta avrete necessariamente bisogno di un mezzo privato. Se proseguite poi verso Trapani fermatevi a mangiare un cannolo all’Euro Bar di Dattilo, un paese di per sé insignificante, se non fosse per il bar del paese che vende i cannoli a km zero più buoni di tutta Sicilia. Una tappa obbligata per chiunque direi!
Borgo Parrini (Partinico)
Chiudo questa rassegna su cosa vedere nei dintorni di Palermo con una scoperta che ho fatto durante il mio ultimo viaggio siciliano. Parliamo di Borgo Parrini, una piccola frazione di Partinico, a 47 km da Palermo (e a 24 dall’aeroporto Falcone e Borsellino), un borgo semi abbandonato e abitato da poche anime che ha però ha conosciuto recentemente nuova vita. Grazie all’intuizione e alla volontà di un imprenditore e dei pochi residenti, hanno deciso di restaurare le vecchie case al centro del borgo con uno stile che ricorda molto il modernismo di Gaudì, con colori sgargianti e mosaici, attirando così nuovi visitatori. Il borgo è piccolissimo ma molto carino e fotogenico, ha un bel caffè letterario e un panificio storico che fa uno sfincione da leccarsi le dita.